Adrense-Ome U14 21-04-2018

La partita di oggi vale il secondo posto in classifica: l’Adrense è squadra abbastanza insidiosa e gioca in casa, ma come l’Ome ha vinto 9 incontri su 13, si gioca dunque ad armi pari. C’è infatti grande equilibrio in campo fin da subito: Ome punge soprattutto con i rimbalzi in attacco e il contropiede, pur con qualche ingenuità nelle conclusioni; l’Adrense risponde con qualche penetrazione, ma più spesso è costretta al tiro da fuori. Il primo quarto termina 17-18, con parecchie cosette da recriminare per entrambe le formazioni, che pure hanno azzeccato alcune scelte vincenti. Non basta, però, stando alle urla ripetute di entrambi gli allenatori, mai come oggi letteralmente sesti giocatori in campo ad incitare – e riprendere – i loro atleti.

Nella seconda frazione di gioco il copione si ripete: un contropiede dietro l’altro e qualche tiro dalla media distanza portano il punteggio sul 25-37.

Ome comunque amministra bene il gioco, e chiude il terzo quarto sul 33-50, avvicinandosi all’obiettivo della giornata. Nel gergo “tecnico” dell’allenatore dell’Ome fa la sua comparsa, a più riprese, anche il nuovo termine “boa!”: e il pubblico si interroga divertito sul suo significato: avvolgere il nemico con delle spire mortali o – più probabilmente – garantire sempre ai compagni un appoggio nel mare vorticoso del campo?!

Nell’ultima frazione c’è ancora tempo per qualche sprazzo di bel gioco: vedere degli assist – uno dei quali con passaggio dietro la schiena – a questi livelli è pur sempre una soddisfazione, per il pubblico ma anche per i giocatori stessi, e naturalmente per l’allenatore: oggi, con la chiusura del campionato, tutti desiderano anche raccogliere i frutti del (faticoso) anno appena trascorso.

E allora, che vittoria sia! Sul 51-62 suona, con gioia di tutti, la sirena. Per qualcuno sarà un arrivederci; per qualcun altro, chissà, forse un addio.