Ome-Sarezzo U14 12-11-17

Gli atleti di Sarezzo, figli della “ferrigna Valtrompia” – come la definiscono le cronache storiche – appaiono subito un osso duro, fin dalle prime battute della partita. Ma non al punto da sembrare inaffondabili, almeno per la prima metà della gara, in cui le squadre si mantengono su un punteggio estremamente equilibrato: 22-24 al termine del 2° quarto. Appare chiaro che per avere la meglio è necessaria una buona tenuta fisica nella penetrazione in area e nella gestione del palleggio, ma soprattutto nel gioco di intelligenza, nel quale Sarezzo dimostra poca disinvoltura.

Migliorare la percentuale nei tiri liberi, creare più occasioni per il tiro dalla media distanza, ma soprattutto combattere su ogni palla devono certamente essere stati i consigli di coach Boselli nello spogliatoio durante l’intervallo.

Ed azione dopo azione, grazie anche a qualche “airball” di troppo sfuggita dalle mani di Sarezzo, anche nel terzo quarto la partita ha un esito di sostanziale parità (37-38), pur con parecchio affanno in più da parte di Ome, che poi a 8’40” dal termine riesce a ribaltare il punteggio per un paio di minuti.

Ma… una partita si può perdere a causa degli errori nei tiri liberi? Ebbene sì: dopo tutte le palle a vuoto già tirate nei tempi precedenti, a 2’13” dal termine, nel “momento della verità” (sul 42-43), Ome realizza un bel zero su due, e poi di nuovo zero su due a 1’16” dalla fine, lasciando il punteggio a 44-45. Il resto è la cronaca di una beffa: a 39 secondi i saretini centrano i loro due, di tiri liberi, infilando l’ultimo addirittura a 1 secondo dalla sirena. Siamo sul 44-49: vittoria tutto sommato meritata per i valtrumplini. Questione di… tempra?!

All’Ome un obbligo, più che un consiglio: primo combattere, secondo mirare (3/30 la percentuale nei liberi a fine partita!). Terzo, come sempre, pensare di più.

[ADV]